Nutrizione

د.إ

Il 95% delle diete fallisce…per buone ragioni!
Ciò che succede è riuscire a seguirla diligentemente per un certo tempo, dimagrire, ma puntualmente prima o poi ritrovarsi ad aver “abbandonato gli schemi”, ad aver ripreso le abitudini precedenti, a “sgarrare”…e a riprendere il peso perso, spesso con gli interessi.
– Quando forziamo una perdita di peso per rientrare in una certa taglia, il nostro organismo vede quello che accade come stress o un segno di pericolo, per cui attiva meccanismi di difesa quali l’aumento della fame, la riduzione del metabolismo e tanti adattamenti ormonali che lo inducono innanzitutto a stabilizzare e fermare la perdita di peso, e quindi a recuperare il peso perso sfruttando ogni occasione alimentare disponibile. La relazione tra dieta-sgarri-abbuffate non è “colpa della persona”, ma meccanismo fisiologico.
Più ci disconnettiamo da noi stessi, più perdiamo autonomia e libertà… Spesso gli schemi dietetici che dovevano aiutarci e “liberarci” diventano una gabbia da cui si ha paura di uscire e che, per assurdo, allontana ancora di più dal benessere del corpo, ma soprattutto della mente.
– Quando si inizia a sentire di “aver perso il controllo”, scattando sensi di colpa, vergogna, inefficacia, irresponsabilità che sono valutazioni del sé negative che muovono a sentimenti difficili, al “tanto ormai”, alla disregolazione.
L’approccio del Dott. Simone Magi
In un percorso di cambiamento è fondamentale lavorare prima di tutto sulla propria mente, sul proprio “mind-set”. Spesso il limite non è l’inserire cambiamenti, ma il capire se e perché quei cambiamenti possono essere realmente vantaggiosi per sé. Spesso il limite non è la mancanza di risorse, ma il non vedere le risorse che si possono attivare. Spesso il limite non è la mancanza di tempo, ma la difficoltà a definire correttamente le proprie priorità e motivazioni.
Dalla prescrizione di una dieta all’approccio collaborativo di empowering
L’approccio del Dott. Simone Magi non si limita quindi alla somministrazione di schemi dietetici che dicono cosa, quanto e quando mangiare con cui cui il paziente regola passivamente la propria alimentazione, ma consiste nell’intraprendere un percorso in cui gradualmente, ma con costanza, ci si confronta e si collabora per trovare di volta in volta le soluzioni personalizzate, funzionali e sostenibili ai propri problemi e difficoltà.